Sammlung der Entscheidungen des Schweizerischen Bundesgerichts
Collection des arrêts du Tribunal fédéral suisse
Raccolta delle decisioni del Tribunale federale svizzero

BGE 113 III 79



113 III 79

16. Estratto della sentenza 12 giugno 1987 della II Corte civile nella
causa Confederazione Svizzera e Stato del Cantone Ticino contro Successione
di Arrigo Sacchi e Camera di cassazione civile del Tribunale di appello
del Cantone Ticino (ricorso di diritto pubblico) Regeste

    Art. 49 SchKG; Betreibung einer unverteilten Erbschaft.

    Kann eine unverteilte Erbschaft - beschränkt auf die Vermögenswerte
des Nachlasses - als solche betrieben werden, so ist sie unter denselben
Voraussetzungen auch im Rechtsöffnungsverfahren passivlegitimiert.

Sachverhalt

    A.- Il 7 giugno 1986 lo Stato del Cantone Ticino e la Confederazione
Svizzera, rappresentati dall'Ufficio cantonale di esazione, fecero
notificare separatamente alla successione di Arrigo Sacchi, rappresentata
dalla vedova Maria Sacchi a Bellinzona, un precetto esecutivo per il
pagamento di fr. 2'049.60 e accessori riguardanti l'imposta cantonale 1984
e di fr. 1'724.15 più accessori relativi all'imposta federale diretta del
biennio 1983/84. Interposta opposizione ai precetti esecutivi da parte
di Maria Sacchi, l'Ufficio cantonale di esazione ne chiese il rigetto
definitivo al Pretore di Bellinzona.

    Con sentenze 29 ottobre 1986 il Pretore respinse le istanze. Il
27 gennaio 1987 la Camera di cassazione civile del Tribunale di appello
respinse a sua volta i ricorsi dei creditori procedenti contro le decisioni
del Pretore.

    B.- Lo Stato del Cantone Ticino e la Confederazione svizzera insorgono
al Tribunale federale con un ricorso di diritto pubblico. Essi chiedono
l'annullamento delle sentenze dell'autorità cantonale di cassazione. La
signora Maria Sacchi propone la reiezione dei ricorsi, mentre il Tribunale
di appello non si è pronunciato sull'impugnativa.

Auszug aus den Erwägungen:

                       Dai considerandi:

Erwägung 2

    2.- Le istanze di rigetto definitivo dell'opposizione sono dirette
contro la "Succ. Sacchi Arrigo, Bellinzona, rappr. da Maria Sacchi
ved.". Il Pretore ha ritenuto che, trattandosi di una comunione ereditaria
e di un'esecuzione diretta contro la successione, il precetto esecutivo
poteva validamente essere notificato ad uno solo degli eredi. Per
contro, la domanda di rigetto dell'opposizione avrebbe dovuto indicare
necessariamente il nome di tutti i coeredi, anche se il precetto esecutivo
menzionava unicamente la vedova Maria Sacchi. Tale omissione rendeva la
domanda inammissibile. La Camera di cassazione civile ha considerato che
l'opinione del Pretore, del resto conforme a parte della dottrina e della
giurisprudenza, non appariva manifestamente insostenibile, ben potendosi
negare capacità processuale alla successione medesima nella procedura di
rigetto dell'opposizione e pertanto ritenere irricevibile l'istanza diretta
contro la sola comunione ereditaria senza l'indicazione dei singoli eredi.

Erwägung 3

    3.- Non è contestato ed è ammesso dalle istanze cantonali che, in
applicazione dell'art. 49 LEF, la successione poteva essere escussa come
tale. Inconferente è pertanto il richiamo alla circolare del Tribunale
federale n. 16 del 3 aprile 1925 (DTF 51 III 98), che ha per oggetto
unicamente la designazione del creditore e del debitore nel precetto
esecutivo, segnatamente quando sia implicata una comunione ereditaria. Se
l'esecuzione è diretta contro una successione indivisa, la notificazione,
se non esiste un rappresentante, deve essere fatta, come è avvenuto nel
caso in esame, ad uno degli eredi (art. 65 cpv. 3 LEF).

    I ricorrenti basano la censura di arbitrio segnatamente sulla DTF 102
II 385, la quale dichiara che, poiché l'eredità indivisa può essere escussa
come tale, dev'esserle riconosciuta necessariamente anche la legittimazione
passiva nella procedura di rigetto dell'opposizione. L'erede al quale è
stato notificato il precetto esecutivo rappresenta la successione anche
nella procedura di rigetto, che è parte integrante del procedimento
di esecuzione.

    La censura è fondata. Infatti, la condizione posta dal Pretore, e
considerata non arbitraria dall'autorità cantonale di cassazione, nel
senso che l'istanza di rigetto dell'opposizione deve indicare il nome
di tutti gli eredi, rende inefficace il principio espresso nella citata
sentenza e non distingue sufficientemente tra un'esecuzione diretta,
come nel caso specifico, contro la sola successione, ed un'esecuzione,
sempre possibile, promossa contro ogni singolo erede.

    È vero che non è necessariamente arbitraria la decisione che si pone in
contrasto con la giurisprudenza del Tribunale federale, qualora sia fondata
su motivi seri e sostenibili (DTF 93 I 283 consid. 5b). Nel caso concreto,
tuttavia, le autorità cantonali giustificano la propria opinione unicamente
con citazioni tratte da PANCHAUD/CAPREZ, La mainlevée d'opposition,
pagg. 118 e 391. Trattasi in realtà, sempre e solo, della sentenza 29
novembre 1960 della Cour de justice di Ginevra (SJ 1962 pag. 183), la
quale dichiara che, anche se è stata escussa la successione come tale,
la domanda di rigetto dell'opposizione deve essere intimata ad ogni
erede singolarmente. In quella sentenza l'autorità cantonale ginevrina
cita la propria giurisprudenza, che si limita ad esigere l'indicazione
di tutti gli eredi, e non solo della persona del de cuius nei casi in
cui la comunione ereditaria sia attrice o istante. Tale giurisprudenza
non esamina però nei dettagli il caso speciale dell'esecuzione promossa
contro un'eredità ai sensi dell'art. 49 LEF.

    Altri motivi a sostegno della tesi del Pretore, giudicata non
arbitraria dell'autorità cantonale di cassazione, non sono indicati
e non sono ravvisabili, se si tiene presente la stretta connessione
tra l'esecuzione giusta l'art. 49 LEF e la procedura di rigetto di
opposizione che ne costituisce il proseguimento ed il fatto che l'art. 49
LEF costituisce un'eccezione al principio secondo cui l'eredità indivisa
non fruisce della personalità giuridica.

    Le decisioni impugnate devono pertanto essere annullate.

Erwägung 4

    4.- Nell'esecuzione contro la successione come tale potranno essere
pignorati solo gli attivi della stessa, esclusi quindi gli altri beni di
ogni singolo erede (FRITZSCHE/WALDER, Schuldbetreibung und Konkurs nach
schweizerischem Recht, vol. I § 11 n. 11; WALDER-BOHNER, Zivilprozessrecht
§ 7 n. 27 e nota in calce 29a), e va dato atto alla parte convenuta che
la procedura è diretta solo contro l'eredità indivisa.